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L’importanza di essere i primi

Apple Computer lo ha capito molto bene. In ottobre 2001 vede la luce il primo iPod della storia, il primo dispositivo musicale molto compatto e semplice da usare destinato a cambiare il mondo della musica e dell’intrattenimento. Nel gennaio del 2007 è la volta dell’iPhone. Steve Jobs lanciava il primo smartphone senza tasti e completamente basato su tecnologia multi-touch. Si capì subito che il nuovo iPhone era destinato a rivoluzionare il mercato degli antenati “cellulari”. A gennaio 2010 ci risiamo. Questa volta era di scena l’iPad destinato anche lui a rivoluzionare il mondo dei dispositivi mobili su un display più generoso di un iPhone ma senza la possibilità di telefonare. Molti erano gli scettici sull’utilità di un prodotto simile. Il mercato non ha pensato lo stesso. Solo il primo giorno sono state vendute 300.000 unità del dispositivo e nel giro di un anno circa 15 milioni di unità. I concorrenti dove sono? A ruota.

Non si tratta di essere fanatici Apple e l’obiettivo qui non è comparare dispositivi e modelli di marche concorrenti. L’obiettivo è marcare un principio di fondo che ha fatto vincere la Apple sui concorrenti e i numeri sono dalla loro parte. Essere i primi. Questo è il principio che ruota dietro il successo.


Innovare ed essere i primi a farlo. Loro lo hanno capito bene. La Apple ha ridefinito ogni volta il mercato, l’intero terreno di gioco essendo i primi nel proporre nuove tecnologie, nel definire una nuova gamma di prodotti. I concorrenti non potevano che stare a seguire per ritagliarsi uno spazio in un mercato tutto nuovo (e decisamente fruttifero). Il mercato, ovvero le persone, hanno risposto alla grande. E anche se i concorrenti nel tempo hanno sviluppato prodotti qualitativamente migliori, la Apple resta quella che detta le regole del mercato e della tecnologia. Perché? La maggior parte delle persone non capisce esattamente il migliore tra due prodotti, ma capisce perfettamente chi è il primo. E questa è una regola importantissima del marketing. Un esempio su tutti: prendiamo in esame il caso delle bevande a base di cola. Coca-Cola contro Pepsi Cola, ovvero il primo contro il migliore. Hanno provato numerosi test in cui fermavano i passanti e veniva fatta assaggiare loro sia la Coca-Cola che la Pepsi Cola, ma in bottiglie anonime, così che non si potevano riconoscere. Il risultato? Ben oltre il 70% affermavano che la Pepsi era più gradevole della Coca-Cola. In teoria la Pepsi è migliore della Coca-Cola. Ma cosa dicono le vendite? La Coca-Cola supera la Pepsi ed è la prima bevanda a base di cola. Perché questo? Perché nella mente delle persone la Coca-Cola è la bevanda per eccellenza, addirittura quella in cui il marchio ha preso il nome della bevanda. E‘ molto più facile dire “Compra la Coca-Cola!” anziché “Compra una bevanda a base di cola” non è vero?


Questa è l’importanza di essere i primi in uno specifico settore. E tutti gli esempi che si possono fare confermano questa tendenza. Non è un caso che ci si ricorda solo della medaglia d’oro dei 100mt anziché la lista dei 10 finalisti delle olimpiadi. Eppure sono le 10 persone più veloci del pianeta! Ma noi ci ricordiamo solo il vincitore. E per lo stesso motivo ci ricordiamo solo della squadra che vince un mondiale di calcio e difficilmente dell’altra finalista.

Essere i numeri uno significa il primo in ordine di tempo e il migliore in ordine di capacità. Tutti quelli che verranno dopo potranno scendere in campo anche con prodotti migliori, ma non saranno mai percepiti come i primi del settore. Tornando al mondo della tecnologia, molti ritengono che i prodotti Samsung siano migliori rispetto a quelli della Apple. Ma nella mente delle persone Apple resta il marchio che innova. Tutti seguono.

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